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🩸Esami del sangue: li fai nel modo giusto?

Ecco perché dovrebbero essere personalizzati.

Eccoci nella prima di una serie di email dedicate al vasto mondo degli esami del sangue 🩸

 

Oggi voglio parlarti di un aspetto fondamentale che sta alla base di ogni ragionamento e che molto probabilmente ti riguarda in modo diretto.

 

Gli esami di routine sono davvero utili per la prevenzione?

 

È piuttosto comune pensare che svolgere regolarmente sempre gli stessi esami, ci assicuri un monitoraggio completo e affidabile del nostro stato di salute. 

 

Purtroppo non è così.

 

Quando chiedo ai miei pazienti se hanno fatto degli esami negli ultimi 12 mesi, la risposta è quasi sempre sì. Bene! ✅

 

Il problema è che 9 volte su 10, un monitoraggio regolare produce una falsa percezione di controllo, perché in realtà i parametri studiati sono uguali per tutti e quasi mai realmente personalizzati. Male! ❌

 

Scommetto che se facessi a te quelle stesse domande, rientreresti tra quei 9 (tra qualche riga scoprirai il verdetto 😉)

 

La maggior parte dei referti che vedo, rischia di fornire una visione limitata alla ricerca di disfunzioni o patologie gravi, invece di rappresentare uno strumento predittivo e preventivo.

 

So già cosa stai pensando…

 

“Il mio dottore non vuole prescrivermi gli esami!” (in una delle prossime email spiegherò perché non è “colpa” dei medici di famiglia).

 

“L’ultimo referto era lungo 4 pagine!”

 

O magari…

 

“Io sono un donatore di sangue da anni, per questo motivo mi controllano con regolarità.”



Mi dispiace dirtelo, ma se ti stai dando una di queste risposte, probabilmente rientri in quei 9 di cui ti parlavo prima.

 

Anche chi pensa di fare un controllo accurato donando abitualmente il sangue (gesto molto nobile e degno di rispetto ❤️), in realtà si sottopone a esami standard e ripete più volte sempre le stesse analisi, che ahimé spesso sono insufficienti a spiegare perché non ti senti al massimo o a individuare quelle alterazioni che se non corrette potrebbero trasformarsi in problematiche maggiori. 

 

Ciò che rende la situazione ancor più confusa è che i laboratori si basano su intervalli di riferimento standardizzati (cioè uguali per te, per me, per mia moglie, per i miei genitori o per un atleta professionista), e che per di più possono variare da laboratorio a laboratorio 

 

(facci caso, in un laboratorio il limite massimo per l’omocisteina è 20, in un altro 15. Per non parlare della glicemia: 106 o 100).

 

Per intenderci, un valore che fa scattare il temutissimo asterisco in un laboratorio, non lo fa scattare in un altro centro (di questo parleremo in modo approfondito nella prossima email).

 

Insomma, ci troviamo di fronte a un vero e proprio paradosso! 

 

L’obiettivo dovrebbe essere il raggiungimento di uno stato ottimale di salute, ma con gli esami del sangue di routine, al massimo riusciamo a capire se i nostri valori rientrano nel range di riferimento (è questo il significato di normale, e poi, normale per chi??) e se ci sono patologie già in corso.

 

La buona notizia, è che questo obiettivo è assolutamente raggiungibile!

 

Basta sapere quali esami svolgere, quali valori prendere davvero in considerazione e come sempre: rivolgersi ad un professionista della salute che sia in grado di supportarti, consigliarti e guidarti nella loro interpretazione.

 

La mia Masterclass sugli esami del sangue nasce proprio per fornirti la prima parte della soluzione: darti gli strumenti necessari per capire come ottenere il massimo dai tuoi esami del sangue.

 

Perché dovresti puntare a stare bene, non ad accontentarti di avere valori normali.

 

Normale non vuol dire davvero “in salute”.

 

A presto.

 

Nicola

Buon sangue non mente mai

Ecco perché dovresti starne alla larga…

Oggi ti parlerò di un aspetto molto importante: l’inaffidabilità degli asterischi.

 

Attenzione: non ti sto dicendo che in presenza di asterischi sul referto, tu possa tranquillamente soprassedere e far finta di niente, anzi è fondamentale parlarne con il tuo medico di fiducia.

 

Considera però che se il tuo obiettivo è raggiungere uno stato di salute ottimale, non puoi considerare un valore solo in base alla presenza o assenza di un asterisco.

 

So già cosa stai pensando…

 

“Ma se l’asterisco non c’è, vuol dire che è tutto apposto”

 

“Ni”, diciamo che potrebbe voler dire che non ci sono problematiche conclamate.

 

Ciò però non esclude la presenza di alterazioni e disfunzioni lievi, che non si sono ancora manifestate con sintomi o disturbi ma che comunque dovrebbero essere corrette per sentirci davvero in salute.

 

Inoltre ci sono altri due aspetti che devi assolutamente tenere in considerazione quando si parla di asterischi:

 

📌 Fanno riferimento ad un range standard uguale per tutti

 

Ma non siamo tutti uguali, non abbiamo tutti lo stesso stile di vita, lo stesso metabolismo e le stesse predisposizioni genetiche. Banalmente anche uomo/donna fa molta differenza in alcuni valori (di questo aspetto ti parlerò in una delle prossime email).

 

📌 Variano da laboratorio a laboratorio

 

Significa che un valore che fa scattare l’asterisco per un laboratorio analisi, potrebbe non farlo scattare in un altro laboratorio (e viceversa).

 

In alcuni casi ad esempio non troviamo l’asterisco finché non raggiungiamo una glicemia pari a 105 mg/dl o un livello di omocisteina pari a 20 umol/l. 

 

Ma la vera abilità non sta nel trovare il laboratorio con gli asterischi “giusti” ma nel rapportare quel valore alla nostra reale necessità, sulla base degli obiettivi di salute.

 

Per questo il mio consiglio è affidarsi sempre ad un professionista della salute che sia in grado di analizzare in maniera personalizzata i referti, tenendo conto del tuo stile di vita e delle tue caratteristiche fisiche.

 

Nel corso della Masterclass sugli esami del sangue tratteremo in profondità questo argomento, vedremo quali parametri sono per natura interconnessi, i range ottimali (che sono ben diversi dai valori “normali”) a cui ognuno di noi dovrebbe puntare e molto altro ancora.

 

Sarà una lezione chiara e completa, in cui non ti farò “perdere tempo” con nozioni facilmente recuperabili online, ma andrò dritto al punto condividendo informazioni esclusive frutto dei miei studi e dell’esperienza personale con i miei pazienti, filtrando tutto ciò che reputo superfluo o non necessario.



A presto!

 

Nicola